Scoperta, invenzione o magia? La Radio!! Questa (s)conosciuta

Era preoccupato papà Giuseppe per il troppo applicarsi del proprio figliolo negli studi e nelle ricerche scientifiche. “Il ragazzo rischia di ammalarsi!!”. Non immaginava neanche lontanamente cosa sarebbe diventato suo figlio Guglielmo. A 7 anni entrò prima nell’istituto Cavallero di Firenze e nel 1885 all’istituto Naz. Di Livorno. La sua formazione culturale fu caratterizzata da una forte influenza religiosa e lo studio della fisica e dell’elettricità furono inizialmente le materie che più lo affascinarono. Nel 1894, quando la famiglia Marconi si recò in vacanza sulle montagne del biellese, il giovane Guglielmo fu folgorato da un’idea..., usare le onde Hertziane per scopi di comunicazione. Questa fu la magnifica intuizione di Guglielmo Marconi, alla quale nessuno era arrivato sino ad allora. Appena rientrato nella sua villa di Pontecchio (Bologna), il giovane 20enne trasformò subito una dependance in laboratorio, iniziando così un’avventura che avrebbe cambiato il corso della storia. Fu un susseguirsi di successi, caratterizzati da “sventolio di fazzoletti” e “colpi di fucile” che testimoniavano i primi ascolti a breve distanza delle sue “onde radio”. Una data certamente storica è quella del marzo del 1986, quando l’inventore ottenne il primo brevetto che donò al governo italiano di allora, offerta che tra l’altro non venne neanche presa in considerazione. La madre . comprendendo invece l’importanza della scoperta, scrisse ai suoi parenti in Inghilterra e questi le consigliarono di mandare Guglielmo a Londra, ove sarebbe stato più facile trovare i capitali necessari per lo sviluppo della sua invenzione. I successi del giovane scienziato iniziarono a susseguirsi in modo continuo e repentino e fu sua la prima rete di collegamento “stabile” nel canale di Bristol, tra Penarth e Weston city. Nel maggio del 1898 Guglielmo Marconi realizzò i primi apparecchi con circuiti sintonici atti a garantire l’indipendenza delle comunicazioni contemporanee di più stazioni. Dopo appena due anni trascorsi a perfezionare i sistemi di trasmissione, Marconi, grazie ai suoi successi e al denaro di numerosi investitori, fece nascere la MARCONI WIRELESS TELEGRAPH CO. e lo scienziato ottenne il grandioso BREVETTO 777e nell’ottobre del 1900 terminò la costruzione della stazione radio di Poldhu in Cornovaglia, il più potente impianto di trasmissione mai costruito sino ad allora. Il 26 novembre del 1901 Marconi insieme ai suoi assistenti Paget e Kempt si imbarcò per raggiungere St. John’s a Terranova, dove costruì un’altra staz. radio: il 12 dicembre verso le 12.30, ora locale, Marconi ricevette i tre deboli segnali corrispondenti alle tre battute della lettera “S” dell’alfabeto MORSE. Per la prima volta al mondo le onde elettromagnetiche erano state ricevute oltre oceano. Dopo numerosi studi, Marconi inventò un nuovo generatore di onde continue chiamato “sistema a scintilla multipla” e fu questo il passo decisivo per realizzare regolari servizi di comunicazione di radiotelefonia. Mentre in Europa infuriava la prima grande guerra, Marconi nel 1916 acquistò il panfilo ELETTRA, sul quale si dedicò a numerosi esperimenti in un nuovo spettro di frequenza, le VHF. Lo studio di questo nuovo segmento dello spettro radioelettrico lo portò in breve tempo a gettare le basi di un’altra importantissima invenzione per l’umanità: il RADAR. Passando quindi per grandi exploit di scoperte e realizzazioni scientifiche, (RADIO VATICANA, LE FAMOSE LUCI ACCESE A SIDNEY IN AUSTRALIA VIA RADIO, IL CASO TITANIC ecc, ecc.), Marconi trovò il tempo anche di dedicarsi allo studio delle microonde (Marconiterapia) e a gettare le prime basi per un’invenzione che avrebbe cambiato il mondo.., la TELEVISIONE. Guglielmo Marconi si spense a Roma il 20 luglio del 1937, quel giorno tutte le stazioni radio del mondo osservarono un lungo e commosso minuto di silenzio. Noi radioamatori possiamo dire solo grazie, grazie per avere avuto un . ..sogno.... un sogno che a lui ha dato l’immortalità nel tempo, e a noi la possibilità di esistere.

IK8MRA Gianni Leone.